Programma KID e Plantari Sensomotori

Il programma KID Sensomotorio è un trattamento che permette di curare in modo effettivo, rapido ed economico i vizi di posizione del piede. La terapia si basa sul fatto che, localizzando degli input sensomotori nella regione plantare si inducono variazioni di tensioni nei muscoli del piede e della gamba. Questo meccanismo combinato, di calzature e plantari sensomotori, permette quindi di correggere ed eliminare i vizi di posizione.
Attraverso l’esame baropodometrico o esame del passo, effettuato presso i centri Medinforma, è possibile individuare ed intervenire preventivamente sulle posturopatie legate alla struttura del piede e ad un appoggio non fisiologico (valgismo, varismo, piattismo, cavismo, metatarsalgie).
Lo screening computerizzato, effettuato con l’utilizzo di tecniche innovative non invasive, consente di rilevare, con accurata precisione, i valori delle pressioni del piede. Ciò viene svolto sia in fase statica che in fase dinamica, utilizzando uno scanner bidimensionale e un tappeto mobile (tapis roulant), che forniscono molteplici informazioni e consentono allo specialista di dare indicazioni terapeutiche precise.
L’appoggio del piede è fondamentale per una buona postura, di chiunque, dal bambino all’adulto, dallo sportivo al sedentario. I plantari sono di due tipi, biomeccanici classici e sensomotori.
Il plantare biomeccanico classico fornisce un sostegno meccanico al piede scaricando le zone di maggiore pressione, ricostruendo archi e creando piani di appoggio con inclinazioni desiderate.
Il plantare sensomotorio in più attiva o inibisce i gruppi muscolari del piede secondo necessità “ALLENANDO” il piede a muoversi nel modo giusto.
I plantari possono essere realizzati con diverse lavorazioni, dal calco in gesso alla presa misure computerizzata, a seconda delle esigenze del paziente e delle richieste del prescrittore.

Plantari realizzabili:
  • Plantari su misura
  • Plantari su calcio
  • Plantari realizzabili con scansione 3D del piede
  • Plantari per diabetici in leos
  • Plantari sensomotori
Posizione Eretta

Nel processo di verticalizzazione che ha portato l’uomo alla posizione eretta e bipede i piedi hanno dovuto assumere importanti e multiple funzioni:

  1. Sostenere il carico dell’intero corpo
  2. Sostenere la funzione di “Leva di spinta” per le attività dinamiche
  3. Assumere le funzioni di base di equilibrio statico e dinamico del corpo
  4. Aiutare attraverso facilitazioni propriocettive, partendo dai barocettori posti nella pianta, il mantenimento della postura eretta (reazione positiva di sostegno)
  5. Contenere al massimo il dispendio energetico delle attività di spostamento

Per poter adempiere a tutte queste funzioni il piede umano ha dovuto assumere una particolare architettura, una discreta elasticità e un notevole ampliamento della superficie di contatto al terreno.

Il Piede: la Struttura

StrutturaDelPiede1

In realtà il piede è costituito da due sub-unità disposte sagittalmente una ( piede astragalico) va da dietro in avanti, dall’alto in basso e devia lievemente all’interno, l’altra ( piede calcaneare) va da dietro in avanti, è parallela al terreno e devia leggermente all’esterno.
Posteriormente le due unità sono sovrapposte e man mano che procediamo in avanti divergono e si portano entrambe a livello del suolo, ponendosi una accanto all’altra sul piano orizzontale.
Questa complessa architettura forma a livello scheletrico tre archi:
arco longitudinale mediale:
costituito posteriormente dal piede calcaneare e nel centro e anteriormente dal piede astragalico.
arco longitudinale laterale :
costituito dal piede calcaneare
arco trasverso :
costituito dalle teste metatarsali
I due pilastri anteriori degli archi longitudinali costituiscono anche i 2 pilastri dell’arco trasverso.Il pilastro posteriore dell’arco longitudinale e dell’arco trasverso coincidono.

Una struttura così complessa è mantenuta efficiente da una serie di forze e vincoli

  1. la più importante è costituita dalle capsule articolari e dai legamenti
in quanto la stabilizzazione del piede in carico può essere mantenuta a lungo solo dall’apparato legamentoso.
  2. Tutte le forze elastiche delle parti molle (cute, fasce, muscoli ecc)
  3. Forze muscolari attive legate alla memoria di “posizione” che in gran parte utilizzano il riflesso miotattico.
  4. Tutti i vincoli articolari.
Le Funzioni del Piede

StrutturaDelPiede

I) arco longitudinale interno o mediale
II) arco longitudinale esterno o laterale
III) arco traverso o anteriore

FunzioniDelPiede

  1. Scaricano sul terreno l’intero peso del corpo e ricevono dal terreno la corrispondente forza di contatto.
  2. Ammortizzano la maggior parte degli urti al suolo nella marcia, nella corsa e nel salto.
  3. Hanno funzioni di molla ( deformandosi assorbono energia che restituiscono nel riassumere la forma originaria).

Hanno insostituibili funzioni di equilibrio.
Le prime due funzioni sono svolte dalla pianta del piede , con uno strato sottocutaneo spesso circa 2 cm.
La parte più superficiale contiene molte fibre collagene e una fitta rete di vasi , numerosi setti formano una sedimentazione molto fitta.
Nella parte più profonda la sepimentazione è più ampia e prevalgono fibre elastiche.

Funzioni di Equilibrio

FunzioniDiEquilibrio

La funzione molla viene assolta dal piede astragalico che svolge anche una funzione di terza leva dell’arto inferiore (con Tibia e Femore).
Le funzioni di equilibrio sono svolte da quattro leve:
Tre leve assicurano l’ equilibrio nel piano sagittale;
Due di queste leve sono poste anteriormente per riportare nella base di appoggio il centro di gravità del corpo sbilanciato in avanti (queste leve sono più lunghe e dotate di muscoli più potenti).
La Terza leva è posteriore all’articolazione Tibio-Tarsica (è molto più corta e dotata di muscoli meno potenti) per riporatre il centro di gravità del corpo bilanciato in dietro nella base di appoggio.
Una unica leva assicura l’equilibrio sul piano frontale, è posta anteriormente e corrisponde all’incirca all’arco trasverso.

Plantare Sensomotorio: Funzione

FunzioneDelPlantareSensomotorio

Plantare di efficacia straordinaria in quanto agisce su tutte le componenti deformanti e negative che causano e aggravano la sintomatologia dolorosa e disfunzionale nei dismorfismi del piede e in molti disturbi e anomalie della deambulazione, della corsa , del salto , dell’equilibrio e della coordinazione.

  1. Stabilizza il retro piede mantenendolo e riportandolo alla posizione verticale (retro piede pronato nelle deformità in eversione e supinato in quelle in inversione)
  2. Riconduce l’angolo di famice a circa 165 ° (angolo di famice aumenta nelle deformità in eversione e diminuisce in quelle in inversione)
  3. Ricostruisce un normale arco trasverso
  4. Normalizza l’angolo di Costa Bartani
  5. Riequilibria le forze che agiscono sulle varie componenti del piede ( Legamenti-capsule articolari-forze muscolari ecc)
  6. Fissa in memoria i risultati conquistati
  7. Previene e contrasta l’alluce valgo e le dita in griffe

Tutte queste forze e vincoli applicati al piede , pur essendo di tipo meccanico, scatenano una serie di modifiche dell’apparato osteoarticolare e muscolo tendineo del piede sulle porzioni di Sistema Nervoso che programmano e controllano il movimento.

Plantare Sensomotorio: Struttura

Per poter effettuare quanto sopra il plantare deve essere realizzato SU MISURA ed essere dotato di di quattro elementi attivi chiamati SPOT:

StrutturaDelPlantareSensomotorio

Spot1
Spot2
Spot3
Spot4

1 SPOT mediale ed 1 SPOT laterale che formino una coppia di forze che agisca sul retro piede nel piano frontale, che non siano in equilibrio rotazionale (stabilizzazione retropiede con normalizzazione dell’angolo di Costa Bartani), e una coppia di forze che agisca sull’angolo di famice nel piano sagittale (aumentando e diminuendo l’angolo).
Uno SPOT retro capitato che non includa la testa del 1° metatarso (per ricostruire l’arco trasverso) e prevenga l’ipertensione delle metatarso falangee.
Uno SPOT di sostegno per il 2°-3°-4°-5° dito (per contrastare le dita a martello).