L’Ansia: un segnale da “ascoltare”

5 ottobre 2017

ansiaL’ansia è un disturbo sempre più frequente tra la popolazione nella società moderna, non risparmia nemmeno bambini e adolescenti. Conosciamone i segnali di allarme e proviamo a spiegare l’importanza di trattarla tempestivamente, evitando che la sintomatologia si cronicizzi e comprometta in modo significativo la normale routine della persona e il suo funzionamento psico-fisico.

Che cos’è l’ansia? E come si manifesta?

L’ansia fa parte della natura umana, è uno stato emotivo che denota un senso soggettivo di disagio/apprensione, di cui tutti facciamo esperienza, seppure in misura e con frequenza variabile.
E’ una reazione istintiva di difesa, un meccanismo di allarme, che contribuisce ad attivare ed allertare l’individuo quando si trova in situazioni di pericolo e/o nei casi in cui occorra un aumento dell’attenzione e dell’attivazione neurofisiologica. In tal caso, essa non è da considerarsi una reazione emotiva anomala in quanto risulta funzionale alla vita, ovvero permette di migliorare le prestazioni o di evitare i pericoli.
Diventa patologica, invece, quando la nostra interpretazione di uno stimolo non è più corretta, si identifica un evento come più impegnativo, più allarmante, più difficile di quanto esso sia in realtà. E’ una reazione esagerata, sproporzionata rispetto alla situazione e va ad interferire con il normale svolgimento delle attività quotidiane, la realizzazione di obiettivi, il soddisfacimento di bisogni ed in generale con il benessere emotivo. Si tenderà ad evitare le situazioni che spaventano, limitando la propria vita privata, sociale e professionale.
La parola “ansia” può comprendere una serie di problemi come le Fobie (paura di cose o situazioni specifiche, come altezza, ascensori, volare, spazi aperti, situazioni sociali…), gli Attacchi di Panico (intensa sensazione di ansia in cui le persone spesso sentono che stanno per morire o per impazzire), i Disturbi da stress post-traumatico (ricordi ricorrenti di terribili traumi uniti ad un alto livello di angoscia) e i Disturbi d’ansia generalizzata ( un insieme di preoccupazioni e sintomi ansiosi che si provano per la maggior parte del tempo).

In generale, le principali manifestazioni dell’ansia sono:

  • Pensieri di tipo ansioso, pensieri di pericolo, aspettative negative
  • Emozioni ansiose (intensa paura, timore e ansia)
  • Sensazioni corporee alterate (tensione muscolare, spasmi, sudorazione profusa, nausea, gastrite, dolori addominali, respirazione veloce, nodo alla gola, vertigini, sensazione di svenimento, battito cardiaco accelerato, debolezza …)
  • Comportamenti alterati (aumento/diminuzione dell’appetito, incapacità di fare cose semplici, agitazione psicomotoria, interferenze con la concentrazione …)
  • Reazioni di fuga ed evitamento delle situazioni che spaventano (il sollievo ottenuto è solo temporaneo).

Ma quali sono le cause dell’insorgere dell’ansia?

L’ansia può avere diverse cause o fattori favorenti: atmosfere familiari ansiogene, contesti forzati, pressioni, cambiamenti significativi (divorzio, gravidanza, lutti, trasferimenti), episodi traumatici o esperienze fallimentari, eventi stressanti. Ansia e stress sono spesso correlati e lo dimostra l’incremento delle persone soffocate e oppresse dall’ansia in una società stressata e frenetica come la nostra, caratterizzata da ritmi incalzanti, con un eccesso di impegni e responsabilità, in cui si finisce con il trascurare se stessi. Le persone, oggi, risentono sempre di più dello stress psico-fisico e sociale e, alla lunga, i sintomi emotivi, mentali e corporei si fanno sentire. Spesso c’è la tendenza ad attendere che, quasi miracolosamente, svanisca da sé. Ma questa attesa, in un’elevata percentuale di casi, alimenta il disturbo.

 Come gestire l’ansia?

Imparare a gestire l’ansia e lo stress è indispensabile nel nostro mondo moderno. E’ importante osservare e comprendere i segnali di allarme che il corpo e la mente inviano. Riconoscere il modo in cui si manifesta l’ansia permette di scegliere il sistema migliore per combatterla e raggiungere uno stato di calma e serenità. Tra i trattamenti psicologici nella cura dell’ansia, la Psicoterapia cognitivo-comportamentale si è dimostrata la più efficace. Il terapeuta aiuta il paziente a riconoscere i sintomi fisici e a interrompere il ciclo di tensione attraverso l’individuazione dei pensieri ansiosi e l’insegnamento delle tecniche cognitivo – comportamentali per contrastarli. Inoltre, viene associato l’apprendimento di Tecniche di rilassamento e di corretta respirazione efficaci per diminuire l’impatto delle sensazioni fisiche dell’ansia sul nostro corpo.

Esistono forme di prevenzione contro l’ansia?

La prevenzione è uno strumento importante attraverso cui si promuovono competenze specifiche, abilità, strategie che possono essere di grande utilità per anticipare il pericolo e gestirlo in maniera efficace “prima che peggiori”. Questo passo non può prescindere da un momento fondamentale, basato sulla conoscenza del fenomeno, sull’insegnare alle persone cosa sono ansia e stress, come si legano tra loro, quali sono i fattori che li causano e soprattutto come riconoscerli, a partire dall’ascolto delle nostre sensazioni, emozioni e pensieri.

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