In seguito ad un evento traumatico diretto ad una regione muscolare, dopo un sollevamento brusco di un peso con gli arti superiori oppure dopo un veloce movimento (di corsa o di salto) con l’uso degli arti inferiori, può verificarsi un coinvolgimento delle strutture muscolo-tendinee dell’area interessata.
Il metodo più semplice e pratico per quantificare il possibile danno è rappresentato dall’ESAME ECOGRAFICO.
Cosa consente di valutare l’esame ecografico muscolo/tendineo? Esso permette di visualizzare l’area interessata, misurare l’estensione di una possibile lesione, definire più precisamente le caratteristiche del danno, valutare il coinvolgimento delle strutture vascolari (attraverso l’esame ECODOPPLER).
Inoltre l’esame ECOGRAFICO permette di valutare nel tempo l’evoluzione del danno, attraverso il ricorso a valutazioni DINAMICHE, che permettono di visualizzare il muscolo in MOVIMENTO e di quantificare il recupero completo.
Quali sono le principali conseguenze di un infortunio muscolare? Una delle problematiche maggiori dopo un infortunio muscolare è la possibile RECIDIVA (cioè una nuova lesione) dell’area lesa in precedenza. Questa evenienza è frequente in quanto il muscolo lesionato, dopo un certo periodo, NON PRODUCE PIU’ DOLORE, ma questo NON SIGNIFICA che sia GUARITO!
Sottoporlo quindi ad un nuovo sovraccarico può provocare una NUOVA LESIONE, poiché le capacità di “TENUTA” dell’area di muscolo leso non sono ancora SUFFICIENTI.
Cosa è necessario fare prima di riprendere l’attività sportiva? Per questo risulta utile e necessario effettuare, a distanza di tempo (variabile in rapporto alla gravità del danno), un ESAME ECOGRAFICO DI CONTROLLO per controllare l’evoluzione della guarigione e soprattutto prima di riprendere una completa attività del muscolo stesso.
ll Dott. Andrea Soldati, specialista in Medicina dello Sport e Traumatologia, è a tua disposizione su appuntamento presso la sede Medinforma di Bologna.
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