“Responsabilità Professionale” 29 Nov 2014

Loriano Di Fazio – Medico Legale, Medinforma, Bologna
Lucio Catamo – Ortopedico, Direttore Sanitario Medinforma
Stefano Stea – Chirurgo Maxillo Facciale GVM
Alessandra Arcieri – Giudice III Sez. Civile Trib. Bologna
Daniela Bonetti – Medico Legale Dir. Gen. INAIL Emilia Romagna
Leonardo Panzano – Resp. Area Legale Penale e Sinistrosità Medica GVM
Josip Buric – Neurochirurgo Medinforma, Villa Torri
Luigi Mastroroberto – Medico Legale, Consulente Centrale UNIPOL SAI
Matteo Palmieri – Civilista, Ordine degli Avvocati Bologna
Massimiliano Iovino – Penalista, Ordine degli Avvocati Bologna

“LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE IN AMBITO MEDICO: DANNO REALE E DANNO ALEATORIO”

E’ l’argomento su cui discuteranno medici ed avvocati presso il Centro Medinforma di Bologna sabato 29 novembre 2014, alla presenza di Giancarlo Pizza, Presidente dell’Ordine dei Medici e Sandro Callegaro Presidente dell’Ordine degli Avvocati. Secondo un dossier dell’ANIA relativamente alla responsabilità civile delle strutture sanitarie e dei medici, il numero dei contenziosi, in continua crescita, sono 30.000 ogni anno; 3 milioni 829 mila i casi pendenti nei tribunali a fine 2010. Gli esiti dei contenziosi evidenziano che il 99% per cento dei medici che finiscono sotto inchiesta (cosiddetta malpractice medica) viene dichiarato innocente al termine delle indagini senza dovere neppure affrontare un processo. E’ emerso inoltre nel corso degli anni un ampliamento delle fattispecie di danno e conseguentemente del valore economico di tali procedimenti sia in ambito penale che civile: il che funge spesso da incentivo per intraprendere una azione legale risarcitoria. L’esplosione del contenzioso ha costi sociali elevatissimi e distrae risorse economiche dalla vera assistenza. Migliaia di medici in tutta Italia, nel timore di poter essere denunciati, applicano ormai di routine la cosiddetta “medicina difensiva”: sottoporre chiunque a tutti gli accertamenti diagnostici possibili, anche quando sono chiaramente inutili, con l’obbiettivo di allontanare il rischio di possibili contenziosi legali per negligenza o superficialità. I costi per lo Stato sono esorbitanti: si parla di centinaia e centinaia di milioni di euro: 13 miliardi l’anno secondo il Ministero della Salute! E lievitano anche i costi assicurativi per i medici, con un aumento del premio già all’arrivo della sola denuncia. Un circolo vizioso da cui si può uscire solo appellandosi ad un maggior senso etico generale. 

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